Idee per Campi

Quando la lista civica Campi Domani ha pubblicamente proposto il mio nome come candidato alla carica di Sindaco, ricevendo poi il sostegno di Fratelli di Italia, ho accettato con grande entusiasmo e profondo senso di responsabilità. Entusiasmo perché sono fortemente legato a questo territorio, senso di responsabilità perché sono consapevole di quanto sia impegnativa questa sfida. Dalla sicurezza urbana ai servizi sociali, dalla viabilità all’urbanistica, sono innumerevoli i problemi che i campigiani attendono di vedere finalmente risolti.

Qualcuno per anni non ha fatto altro che riempirsi la bocca di belle parole sul concetto di comunità, promettendo l’impossibile e disattendendo ogni aspettativa. Adesso è giunto il momento della serietà e del pragmatismo, unica strada per riavvicinare tutti quei cittadini che nel 2013 e nel 2018 hanno deciso di non andare a votare. Si tratta di quasi il 50% degli elettori: persone che sono state illuse e tradite da quella stessa parte politica che ha portato il nostro Comune al commissariamento prefettizio. È anzitutto a quelle persone che hanno deciso di non recarsi alla urne che sento di dover prestare ascolto, perché se il 50% degli elettori ritiene superfluo scegliere chi governerà la propria città per 5 anni significa che siamo di fronte a una profonda frattura tra cittadini e classe politica.

Questa pagina è un taccuino degli appunti, un elenco di problemi del territorio, bisogni della comunità, proposte, idee e progetti da realizzare, da cui selezionare i punti sui quali intervenire in via prioritaria. Un taccuino che si arricchirà durante tutta la campagna elettorale, attraverso gli incontri nelle frazioni, parlando con i cittadini al mercato, raccogliendo tutti gli spunti che le persone vorranno condividere con noi.

Campi Bisenzio: il paese diventato città.

Campi Bisenzio è ormai un comune di 48mila abitanti, quasi quanto la città di Siena, che ne conta meno di 54mila. Non si tratta di un comune minore della provincia, bensì di una piccola città ed è in questa ottica che va disegnato il suo futuro.
Immaginare, pensare e progettare Campi Bisenzio come città richiede un profondo cambiamento, tanto all’interno dell’amministrazione comunale, quanto nei rapporti con gli altri enti locali e la Regione. Anzitutto è necessario dotarsi di una macchina comunale all’altezza della sfida, attraverso una profonda riorganizzazione degli uffici comunali per renderli più efficienti e per semplificare i rapporti con la cittadinanza e le imprese. Nei confronti degli altri enti, Regione e Città Metropolitana in testa, dobbiamo invece riuscire a far valere le nostre istanze e gli interessi di questo territorio, cosa che non è stata fatta ad esempio in merito al collegamento tramviario Campi-Firenze.

Una collocazione strategica e un territorio con risorse da valorizzare.

Il nostro Comune ha una densità di popolazione fra le più elevate della Toscana (oltre 1.600 abitanti per km² contro la media toscana di circa 160 abitanti per km²) ed è inoltre collocato in un’area strategica per la mobilità dell’asse Pistoia-Prato-Firenze, situazione che comporta un grande sforzo in termini di pianificazione del territorio, gestione delle infrastrutture viarie e sicurezza urbana. Allo stesso tempo, però, è proprio la collocazione geografica di Campi al centro della piana fiorentina che rappresenta il principale punto di forza del nostro Comune. Purtroppo questo vantaggio non sempre è stato sfruttato appieno, anche a causa di una scarsa capacità di progettazione e a una lentezza nel fornire risposte a imprese che intendevano investire in questa zona. L’elenco delle risorse non valorizzate, tuttavia, è molto lungo. Si va dal patrimonio ambientale a quello storico artistico: Oasi WWF Stagni di Focognano, parco urbano di Villa Montalvo, parco del fiume Bisenzio e suoi affluenti, Parco Chico Mendez, Rocca Strozzi e Museo Archeologico di Gonfienti, Villa Rucellai, Teatro Dante, Museo Manzi, Fondazione Spazio Reale, Museo di Arte Sacra… solo per fare qualche esempio. Ciò senza dimenticare che è del tutto assente un progetto organico e credibile di promozione del territorio, che coinvolga anche l’importante tessuto produttivo presente a Campi.

Sicurezza urbana: controllo del territorio e non solo, per una Campi dove sentirsi sicuri.

Che sia indicato come il primo o come uno dei punti da affrontare, finora non ho incontrato un campigiano che non abbia citato fra le priorità il tema della sicurezza.
Le segnalazioni da parte di cittadini sono continue e riguardano gli ambiti più diversi: furti nelle abitazioni, atti vandalici, spaccio di droga, abbandono di rifiuti, scippi, aggressioni… Purtroppo sono sempre di più le persone che non si sentono sicure a camminare da sole per Campi, soprattutto dopo il tramonto.

Polizia-municipale-Campi-Bisenzio

La sicurezza urbana non è solo controllo del territorio, bensì un mix di azioni diverse. È necessario garantire la presenza notturna di una pattuglia della Polizia Municipale, durante tutto l’anno, che sia radiocollegata con il 112. Gli agenti della Municipale, in generale, devono svolgere soprattutto attività di prevenzione ed essere presenti in ogni frazione del territorio, a stretto contatto con le persone. Deve essere aumentato il numero delle telecamere nelle aree più a rischio, migliorata l’illuminazione pubblica laddove è carente e garantito un pronto intervento quando vengono segnalate situazioni di degrado.
Accanto a queste iniziative, però, dobbiamo far sì che le strade, le piazze, i giardini, tutti i luoghi pubblici, siano maggiormente frequentati. Dobbiamo migliorare l’arredo urbano, favorire l’apertura di nuove attività commerciali di vicinato e sostenere le iniziative delle associazioni: in poche parole dobbiamo far rivivere Campi, in tutte le sue frazioni, perché la criminalità si afferma laddove è presente incuria, abbandono e scarsa presenza di persone.

Piano operativo comunale: una priorità e un’occasione per ridisegnare Campi.

Il nostro Comune attende ormai da anni un nuovo strumento di governo del territorio e chi ha governato Campi negli ultimi 9 anni ha completamente fallito su questo fronte, con la conseguenza di generare disagi, creare incertezza e incidere negativamente sullo sviluppo della città. Per questo motivo è necessario procedere speditamente all’adozione e approvazione del nuovo piano operativo (ex regolamento urbanistico), per poter finalmente dare una risposta definitiva a tante istanze giacenti da anni negli uffici comunali. Nel farlo sarà necessario trovare un equilibrio fra conservazione del territorio agricolo, tutela e valorizzazione delle aree verdi, investimenti produttivi, trasformazioni edilizie, interventi di completamento e ricucitura del tessuto urbano, nuove edificazioni residenziali. Serve infatti uno sviluppo ordinato che deve andare di pari passo con l’adeguamento, prima di tutto, delle infrastrutture della viabilità e mobilità, nonché del livello di servizi alla persona erogati. Campi può e deve continuare a crescere, ma deve farlo migliorando il livello della qualità della vita dei suoi residenti e di chi lavora nel nostro territorio.

Trasporto pubblico: rivedere il tragitto della tramvia e quello degli autobus.

La tramvia è un’opera importante e fondamentale per ridurre il traffico veicolare privato e avere un trasporto pubblico efficiente e affidabile, soprattutto in termini di tempi di percorrenza. Il collegamento di Campi Bisenzio con Firenze via le Piagge, purtroppo, non rappresenta invece la soluzione migliore per la nostra comunità. Infinitamente maggiori sarebbero infatti i benefici e i vantaggi di un collegamento mediante l’estensione della linea T2, che giunge ad oggi fino all’aeroporto di Firenze, attraverso l’area dell’Osmannoro.  Un collegamento che ricongiungerebbe direttamente Campi a un’area di sviluppo in continuità con il nostro territorio, ovvero gli insediamenti commerciali e produttivi dell’Osmannoro, che a breve ospiterà anche il nuovo stabilimento della Menarini, oltreché a una serie di servizi di primaria importanza: aeroporto, tribunale, università, stazione centrale e complesso ospedaliero di Careggi, il tutto con tempi di percorrenza decisamente concorrenziali al trasporto su gomma. 

Questo è il tracciato tramviario ottimale. Purtroppo chi ha governato Campi non è stato in grado di far valere gli interessi di questo territorio nel confronto che c’è stato con Comune di Firenze e Regione Toscana, soccombendo così alla proposta di collegamento Piagge-Stazione Leopolda. Questa soluzione, oltre ad avere un bacino di utenza nettamente inferiore, prevede anche un tracciato che rischia di avere un impatto negativo sul tessuto urbano di Campi e che dovrà quindi essere rivisto, tenendo anche in considerazione la necessità di costruire parcheggi scambiatori e di mettere a regime un sistema di trasporto pubblico locale costituito da minibus che garantiscano il collegamento delle varie frazioni con Campi centro.

Associazionismo, cultura, sport e aree verdi: per una Campi che torni a vivere.

Nel nostro Comune ci sono sempre state due cose di cui andare orgogliosi: la quantità di verde pubblico a disposizione per ogni residente e la presenza di un tessuto associativo ricco che proponeva tantissime attività e iniziative in tutti gli ambiti e per tutte le fasce di età. Oggi le aree verdi sono mal tenute e sporche, quasi abbandonate all’incuria, mentre l’associazionismo ha subito una forte battuta d’arresto, soprattutto a causa di uno scarso supporto da parte dell’amministrazione comunale. Dobbiamo tornare ad avere giardini e parchi che siano curati, accoglienti, accessibili a tutti. E dobbiamo anche tornare a favorire le libere iniziative delle associazioni, sia promuovendole, sia realizzando bandi per assegnare contributi su progetti di interesse pubblico.

Anche lo sport necessità di una nuova attenzione: dalla rimodulazione del progetto di educazione sportiva e motoria “Campi si muove”, alla creazione di tariffe agevolate per l’utilizzo degli impianti sportivi per i giovani atleti. Inoltre dobbiamo finalmente dotare Campi di una nuova palestra, oltre ad intervenire su strutture già esistenti: da Villa Montalvo alle palestre nelle scuole, realizzando anche percorsi per allenamento all’aperto. Al di là di una maggiore valorizzazione del patrimonio presente sul territorio (i musei, il teatro Dante, gli edifici storici…), è importante mantenere viva la memoria storica della nostra comunità, delle tradizioni campigiane e dei personaggi che hanno legato il loro nome al nostro Comune, proponendo anche azioni integrative dell’offerta formativa nelle scuole.

Questa pagina, come detto, è in continuo aggiornamento. Partecipa anche tu alla campagna d’ascolto per definire il programma elettorale della coalizione.

Puoi scrivere le tue idee, proposte e segnalazioni compilando il questionario.